Regole e scadenze 2019 ISEE precompilato

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Il prossimo settembre farà il suo debutto l’ISEE precompilato, ma per mantenere o accedere alle agevolazioni collegate al reddito bisogna comunicare una nuova DSU (la vecchia vale sino ad agosto).
 
  • Come noto gli ISEE 2018 sono scaduti lo scorso 15 gennaio, pertanto al fine di proseguire a godere dei benefici ad esso correlate, o per richiedere nuove prestazioni assistenziali e sociali agevolate collegate al reddito, bisogna rinnovare l’indicatore. Da sottolineare che i nuovi ISEE 2019 saranno validi solo fino al 31 agosto.
  • Tutto nonostante il fatto che da settembre 2019 saranno vigenti importanti novità relative all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente al 2019 previste dal decreto Milleproroghe (DL n. 91/2018). Infatti anche l’ISEE sta per divenire precompilato (più precisamente lo sarà la DSU che verrà resa disponibile nel cassetto fiscale dei contribuenti).
  • All’interno del decreto legge su reddito di cittadinanza e quota 100 (collegato alla Legge di Bilancio 2019), per l’avvio dell’ISEE precompilato, sono fissate le regole per rilascio del consenso al trattamento dei dati, funzionale all’INPS all’inserimento dei dati personali, reddituali e patrimoniali nella DSU. Il consenso si dovrà concedere in maniera preventiva in caso di richiesta autonoma con PIN INPS, nonché nel caso in cui ci si rivolga ad un CAF.
  • Quindi la DSU presentata nel corso del 2019 sarà valida dal momento della presentazione fino al 31 agosto, da quella data in poi l’avvio del periodo di validità per ciascun anno sarà il primo settembre e gli ISEE saranno validi per l’intero anno, fino al 31 agosto 2020.
  • Ad ogni modo, i dati su redditi e patrimoni contenuti nella DSU saranno aggiornati prendendo come riferimento l’anno precedente. Ciò implica che la DSU inviata nel corso del 2019 avrà i dati fiscali relativi al 2018, indipendentemente dal mese.

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